Cosa c’è da vedere a Scicli?

Scicli, perla del barocco

Le bellezze di Scicli

Questo comune in provincia di Ragusa con circa 26000 abitanti, è un piccolo gioiello situato a sud della Sicilia, poco distante da Donnalucata e da Marina di Ragusa. Il suo centro storico nel 2002 è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Non c’è da stupirsi, infatti è una sorta di presepe incastonato nel punto di incontro di ben tre valloni, incorniciato dalla costa guardando verso il mare e dalle colline nell’entroterra, verdi rigogliose, ricche di ulivi e mandorli.

Che zona è Scicli?

Per raggiungere questo borgo affascinante proveniendo da fuori regione, dovete atterrare a Palermo oppure a Catania. Se invece raggiungete la Sicilia in nave, i porti più vicini a Scicli sono quello di Catania e quello di Palermo. Potete arrivare a Pozzallo se provenite da Malta. Un altro gioiello è certamente il Parco Naturale di Costa di Carro. Si tratta di un lembo di terra costiero, un’oasi naturalistica dovete si sposano perfettamente il trekking nel verde con lo sguardo posato sul blu del mare sottostante.

Com’è il mare a Scicli?

A soli 9 chilometri da Scicli, si trova il mare: acque turchesi, limpide, fondali bassi di sabbia chiarissima. Scicli ha circa 18 chilometri di costa e le sue spiagge sono annoverate tra le più belle della Sicilia. Vanno quindi doverosamente citate le spiagge di Cava D’Aliga, Bruca, C. da Filippa, Sampieri, Donna Lucata e Plaia Grande.

Cosa non vi dovete perdere nella vostra visita a Scicli

Questo borgo è un esempio concreto della massima espressione del barocco siciliano che ha conosciuto il suo periodo più fiorente tra il XVI e il XVII secolo. Quindi, la prima cosa da visitare è certamente la chiesa di San Bartolomeo che vi si presenterà in tutto il suo splendore con il colore avorio della pietra della facciata. La rende suggestiva anche la sua collocazione, in quanto si trova attorniata da due costoni di roccia che sembrano quasi volerla proteggere. Al suo interno la chiesa di San Bartolomeo presenta un miscuglio di barocco e rococò; il colore predominante nelle navate è il bianco avorio intervallato da bellissimi affreschi. Inoltre, custodisce un bellissimo presepe napoletano del Settecento.

Non dovete assolutamente perdervi la vista che si gode dal colle di San Matteo. Si tratta del promontorio principale di Scicli che in passato ospitava l’antico duomo della cittadina. L’edificio è ancora intatto e presente sulla collina, purtroppo però è chiuso e non è possibile accedervi per una visita. Con una piccola fatica, circa 15 minuti di cammino, sarete premiati con un panorama incantevole, infatti dalla collina di San Matteo potrete ammirare tutta la città. Rimanendo sull’argomento panorama, i vostri occhi non possono non ammirare il belvedere per eccellenza di Scicli ovvero la cima della collina di San Marco dove si trova il Convento della Croce. A differenza della collina di San Matteo, questo sito è raggiungibile anche in automobile ed è possibile visitare il convento. Vedrete, è un gioiello architettonico, tra l’altro molto importante storicamente in quanto fu l’unico a salvarsi dal terremoto del 1693, incastonato tra le rocce e ai suoi piedi potrete ammirare Scicli in tutto il suo splendore.

Tradizione e folclore

Se visitate Scicli nel mese di marzo, annotatevi il sabato vicino al 19 marzo. In questa data infatti si svolge la cavalcata di San Giuseppe. Si tratta di una celebrazione religioso-folcloristica dedicata a San Giuseppe che ha lo scopo di ricordare la fuga in Egitto della Sacra Famiglia.

Si sfila per le vie di Scicli accompagnati da cavalli adornati come opere barocche, ricoperti da manti di fiori profumati magistralmente accostati tra loro. Un altro evento molto suggestivo, che viene celebrato ogni anno l’ultimo sabato del mese di maggio, è la festa della Madonna guerriera di Scicli o Madonna delle milizie. In questa occasione viene venerata la Madonna che, in modo direi inusuale, qui la vediamo cavalcare un destriero e impugnare una spada. La ragione di questi festeggiamenti e di una tale rappresentazione della Madonna risale all’anno 1091 quando la Vergine avrebbe difeso Scicli da un attacco saraceno. Nella piazza principale della città ha luogo la celebrazione e i festeggiamenti prevedono anche il rispetto di una tradizione gastronomica naturalmente. Infatti, per questa occasione è un must mangiare il dolce chiamato Testa di Turco: la sua forma ricorda il turbante copricapo dei saraceni.

A Scicli nasce SEM

Siamo nel 2013 quando a Scicli nasce SEM (ovvero Spazi Espressivi Monumentali). Si tratta in sostanza di promuovere un nuovo modello di sviluppo urbano-turistico eco-sostenibile allo scopo di dare la giusta rilevanza al patrimonio culturale di Scicli, dai preziosi monumenti barocchi alla bellezza del territorio, dalla costa all’entroterra, per inglobarla nei grandi circuiti del turismo nazionale e internazionale. SEM nasce dall’unione di volontà e idee di tredici giovani, provenienti da settori lavorativi ed esperienze differenti tra loro, che desiderano riscattare il proprio territorio.

Tra le prime soluzioni proposte, infatti, troviamo un servizio navetta-bus per raggiungere luoghi da visitare situati in collina, come ad esempio la collina di San Matteo, la creazione di una carta dei ristoranti SEM che raccoglie le informazioni sui locali che hanno aderito all’iniziativa e che sono stati inclusi in quanto offrono servizi particolari (menu per celiaci e vegani, cucina gourmet ad esempio). L’amore per il proprio territorio, nonché per la cultura e per le tradizioni, è il motore che ci spinge a migliorarci, a promuovere cultura e integrazione e inclusione, turistica ma non solo.